Spesso si crede che il disoccupato o chi ha una pensione minima non rischia nulla se smette di pagare il condominio. In verità contro i morosi c’è sempre la possibilità di pignorare e vendere l’appartamento. Solo nei confronti del fisco c’è il divieto di toccare la prima casa (peraltro con un limite minimo di debito di 120mila euro). Secondo la giurisprudenza, neanche l’esistenza di un fondo patrimoniale può essere sufficiente a impedire l’esecuzione forza sull’immobile, trattandosi di una spesa necessaria ai bisogni della famiglia (qual è appunto la casa).
Non puoi pagare per conto di chi non paga
Altro errore che si commette spesso nei condomini è quello di approvare a maggioranza la costituzione di un fondo spese per sopperire alle esigenze di cassa determinate dalle varie morosità. Se si tratta solo di un anticipo delle quote condominiali che i vari proprietari dovranno pagare nei mesi successivi, allora non c’è alcun problema. Viceversa, se si tratta di un extra per coprire i buchi di bilancio, la giurisprudenza impone l’unanimità dei consensi. Questo perché la legge stabilisce che alle spese condominiali si partecipa sempre e solo secondo i propri millesimi; invece, far pagare di più chi ha già pagato le quote, onde sopperire alle esigenze di cassa, sfasa questa proporzione. Con il consenso di tutti, invece, si può superare questo ostacolo. Ma basta un solo condomino che si oppone per far saltare la delibera.